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Motorpsycho
"LET THEM EAT CAKE"
Review of Let Them Eat Cake taken from the
Nuovo, sorprendente capitolo per questi manipolatori sonici ... ... norvegesi. Abbandonate (momentaneamente?) le velleità Hard/Art Rock dei precedenti tomi discografici, i nostri si ripresentano al grande pubblica sulla scorta di un lavoro al tempo stesso lieve ed arioso, sia per quanto concerne le melodie che nell'esplicitazione dei patterns chitarristici: l'influenza dei Floyd più intimisti è ancora una volta in debita evidenza, ma non mancano inflessioni beatlesiane, per non parlare del tipico afflato Pop di certi Xtc. Nella messa in opera di questa rimarchevole tessitura psichedelico/bucolica, grande complicità è garantita dal supporto di fiati ed archi (quasi Nymaniani, a tratti), nonchè da un beat irresistibile che permea la maggior parte delle composizioni. Il risultato finale si evince in una sorta di Jazz Rock à la Traffic che non può lasciarvi indifferenti. Un disco ricco di atmosfere solari, caratterizzato da tonalità pastello e forte di una positività interiore del tutto nuova a questi introversi scandinavi. Menzione d'onore d'obbligo per la stupenda "Stained Glass", ballata serena ed emozionale che, da sola, vale il prezzo del disco. Inutile aggiungere che i Motorpsycho non deludono davvero mai. Un 'dessert' prelibato, da gustare assolutamente. Michele Dicuonzo
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