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MOTORPSYCHO
Phanerothyme
Review of Phanerothyme taken from the
MOTORPSYCHO 'Phanerothyme', ovvero uno dei mille termini possibili per indicare la psichedelia, č una precisa presa di posizione per una delle band pių prolifiche, sfaccettate e sorprendenti degli ultimi 10 anni. Una ideale prosecuzione di quello che era stato il precedente 'Let 'Em Eat Cake', di cui vengono ripresi il flavour dei sixties e le melodie ariose per riproporli in un contesto pių fluido, sognante e leggero, dove per leggerezza si intende non tanto una propensione pop (elemento per altro sempre presente da diversi anni a questa parte), quanto un gusto per l'arrangiamento efficace, ma non invadente, sobrio eppure incalzante. Psichedelia bianca e solare, come dimostrano le soffici note di 'The Slow Phaseout', che non disdegna momenti pių intimisti ed intensi (la magistrale 'Painting The Night Unreal') e tentazioni pių vicine al rock'n'roll a cui da tempo i nostri ci hanno abituato ('For Free' č assolutamente irresistibile, e lo stesso dicasi di 'Go To California', riletta in chiave pių suggestiva e spaziale rispetto a come ce la ricordavamo). Un altro centro pieno dunque, un'ennesima dimostrazione di come si possano rielaborare stili e concetti con fantasia e talento, in un progresso continuo e senza cedimenti. Non resta che aspettare con ansia la loro prossima calata in Italia... Fabio Rodighiero
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