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  [record reviews: phanerothyme]




Motorpsycho – "Phanerothyme"

Review of Phanerothyme taken from the
Italian punk / hc e-zine
MUNNEZZA, 2001.
Italian. Found at the munnezza site and sent in by Rosario Leo, the man himself.


Motorpsycho - «Phanerothyme» - cover front
Track List:
1.  Bedroom eyes
2.  For free
3.  B.S.
4.  Landslide
5.  Go to California
6.  Painting the night unreal
7.  The slow phaseout
8.  Blindfolded
9.  When you're dead
 

Motorpsycho
Phanerothyme
(Stickman / Self )

Rating: 5 out of 5

Attivi dal 1989, i Motorpsycho continuano a lasciarci a bocca aperta e a stupirci per il semplice fatto di riuscire a mantenere lo status di gruppo a sé stante che conosce esattamente tutti i trucchi del mestiere facendone un buon uso. Al primo ascolto, questo cd, sorprende per i pezzi divinamente arrangiati e per le atmosfere uniche e floreali che il trio norvegese sa concretizzare su pentagramma.

Caratterizzate da uno stile altamente pop-psichedelic-rock, le nove tracce percorrono una strada facilmente accessibile dal punto di vista dell'orecchiabilità. Qui è la dolce psichedelia a padroneggiare, quella stessa psichedelia che, negli anni '60-'70, ha rappresentato un tassello importantissimo nella storia del vero rock. Ma, nonostante ciò, "Phanerothyme" è un piatto ben condito (e ben servito): contiene sonorità di chitarra alla Santana (For free), improvvisazioni di tastiera alla Doors (Go to California), e perchè non citare la spruzzatina zeppeleniana di Painting the night unreal, per poi slittare, facendo letteralmente godere i nostri sensi, alla canzone che il sottoscritto ha già deciso di votare come "la song dal miglior ritornello melodico degli ultimi tempi"! Sto parlando del singolone The slow phaseout (traccia numero sette) e non sto affatto esagerando, credetemi! Quel suo proseguire sereno e allegro ha il magico potere di farci sentire in armonia e in pace con tutto ciò che ci circonda e, come d'istinto, ci si lancia in una libera corsa, magari in un prato pieno di coloratissimi e sfarzosissimi fiori... La poesia fatta a disco non poteva che chiudere il proprio cerchio perfetto con When you're dead, una malinconica ed invernale ninna nanna da assaporare mentre si è dietro le finestre a contemplare la neve che cade, in completa solitudine e distacco.

"Phanerothyme" è un lavoro genuino che segue il cuore ed il cervello, frutto della mente di un gruppo che ha sempre avuto qualcosa in più degli altri, che non ha mai seguito le mode e che mai le seguirà. In futuro, quindi, aspettiamoci di tutto dai Motorpsycho. Il massimo dei voti per loro.

Rox