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  [record reviews: phanerothyme]




MOTORPSYCHO
PHANEROTHYME

Review of Phanerothyme taken from the
Italian e-zine
MUSICLAND, 2001-10-22.
Italian. Found at the musicland site.


Motorpsycho in 1994 w/ Lars and Lolly
Bent, Snah, Lolly, Lars in 1994
 

Motorpsycho
Phanerothyme
(Stickman)

Quarto album in due anni, il trio norvegese intende l'attività del musicista come un vero lavoro. Infatti sei giorni la settimana, i Motorpsycho provano per otto ore al giorno. Inevitabile quindi la prolificità e soprattutto la qualità. Il trio che ha esordito con un disco tendente al giunge, ha dimostrato negli anni di essere eclettico, privilegiando la psichedelia e le ballate folk. "Phanerothyme" è caratterizzato dalle ballate inglesi e da un barocchismo, dovuto all'uso attento e mirato di strumenti classici, quali violini, tube, oboe, clarinetto e pianoforte. Questa complessità di strumenti li porta spesso verso il progressive inglese, per la precisione quello dei Genesis con ancora Peter Gabriel in formazione: 'For free', caratterizzata, inoltre dall'intreccio tanto strano, quanto intrigante di sinfonie classiche ed il basso che martella. Se si parla di psichedelia i norvegesi ci portano nella California dei Doors in piena estasi allucinogena, nella ballatona freak 'Go to California'. La professionalità dei nostri spicca nella ballata folk-pop, che ogni tanto guarda distrattamente al lounge, con sprazzi di progressive. Insomma per ogni brano si potrebbero scrivere righe che descrivono nel dettaglio influenze, rimandi, mix e innovazioni varie, questo perché anche se possono non sembrare innovativi, i Motorpsycho hanno acquisito la capacità di metabolizzare e quindi rendere personali suoni già sentiti. Con i Motorpsycho è come se dovessimo ripassare la storia della Musica, si con la m maiuscola, ed ogni loro disco è un capitolo di questa fantastica enciclopedia.

Vittorio Lannutti