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l ' i n t e r v i s t a
Motorpsycho di 12/11/2001
Long band feature and interview I MOTORPSYCHO ormai non sono più un gruppo di culto, questo l'abbiamo capito. Hanno conquistato, nel decennio di carriera, una notorietà fatta soprattutto di splendidi dischi, innovativi perchè attuali ma in perenne ascolto della tradizione ed in ogni disco potete sentire l'attenzione costante all'aspetto interiore, il dentro. Non dimenticherò mai la prima data italiana di sempre dei Motorpsycho, dove a un certo punto questo cristo con i dread e i jeans a zampa Bent che non guardava mai il pubblico fa: ora ci faremo un piccolo viaggio nello spazio interno, ci vorrà circa mezz'ora. Segue una MOUNTAIN devastante per massa di energia, irruenza, pulizia; progressiva nel senso più alto del termine: numero di cambi ritmico- armonici, e idee, da far invidia a blasonatissime formazioni fusion. Questo è il bello dei Motor: prendono le cose vecchie che si erano avviluppate in forme stilistiche diventati canoni, e ne fanno rivivere gli aspetti vitali. E per l'appunto ha contribuito alla fama del gruppo il mito dei loro instancabili tours e delle lunghe (sono riduttivo?) e intense performances live (anche ciò riproposizione di un concetto circolante alcuni anni addietro: il concerto non è solo un prodotto che si vende: è deve essere un esperienza: per il musicista e per l'ascoltatore). Fama, dunque. Fama nonostante poca pubblicità e recensioni della critica rispettose, ma di rado esaltanti (non entriamo nel merito di quanto i soldi possano muovere i mass media, e quindi le vendite, e quindi noi). Phanerothyme, loro ultimo lavoro, sarebbe un doppio insieme al precedente Let Them Eat Cake, se il gruppo avesse conservato quella tendenza a proporre materiali di una certa omogeneità timbrica e stilistica in doppie releases (just listen the overwhelmings Timothy's Monster e Trust Us for that). Tanto Phanerothyme quanto LTEC sono la testimonianza, infatti, di un periodo di profonda immersione e ricerca negli stili, stilemi e luoghi mentali di certo pop r'n'r anni 60-70 (quale? andate voi a cercare i riferimenti e tuffatevi nella storia perchè questo è il gioco che loro ci propongono da sempre...) e come vedremo di una certa impermeabilità agli umori provenienti da altre scene odierne, pur se legate al circuito indipendente. Ma non è solo questo che accomuna gli ultimi due dischi: sembrano entrambi l'espressione di un'urgenza di sperimentare delle soluzioni sonore legate al superamento di modalità espressive adolescenziali (alle quali noi, peraltro, non rinunceremmo mai) e sdoganarsi dal punto di vista dell'immagine da una rappresentazione diffusa presso la critica ma non solo , di essi come gruppo metal, o quasi. Al riguardo cercarono di essere chiari in occasione della prima uscita della live series Roadwork, scegliendo il titolo heavy metal iz a poze, hardt rock iz a laifschteil: l'abrasiva ironia Bentiana, in "german-english", si rivolgeva alla nutrita schiera di metal kids germanici che riempiva le loro platee all'epoca. Altra e soprattutto non minore esigenza che lega Phanerothyme a LTEC è probabilmente quella di svincolarsi da una fetta di mercato percepita come troppo di nicchia, onde farsi accogliere da un pubblico più vasto. Ma non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca: la produzione dei due ultimi dischi è stata moolto curata, assumendo le sembianze (sigh?) di un prodotto major per pulizia e digitalità del suono. Laddove invece al di là di una capacità compositiva che pochi gruppi nella storia della musica moderna possono vantare, di una rara ispirazione e di una urgenza espressiva che sola può perdonare il fatto di fare popsongs uno dei punti di forza delle produzioni della motorpsichedelic trips sembrava essere proprio la capacità di fare dischi che suonavano diretti. Già, diretti, perchè Bent si è fatto le ossa mettendo dischi nella leggendaria radio dello Studentersamfundet di Trondheim, il cui ammontare di materiale si conta sulle decine di migliaia. Dunque, è la storia che emerge dai dischi dei Motorpsycho, ed essi si sono mossi, per spontanea esigenza, in un approccio analogico e vinilico. Bent non si stanca mai di ricordare che non tutto quello che è passato è superato. Nella fattispecie uno degli aspetti paradossalmente piu validi delle produzioni precedenti all'avvento del digitale era proprio il tipo di sonorità, l'immediatezza, la componente errore. Insomma: vi piaceva l'approccio "live" alla registrazione che avevano questi tipi norvegesi? Scordatevelo. Per ora: chirurgico assemblaggio delle parti che compongono la forma-canzone attualmente la prediletta dal gruppo -, poca chitarra in primo piano, niente basso sfonda-pavimento, l'abbandono di un cantato legato all'emozione per un'evoluzione più posata e tecnica dello stesso (ma: qualcuno di voi vede Bent a cantare senza cacciare lo stomaco?); ed infine, ampi spazi per arrangiamenti orchestrali piuttosto scontati e un po' kraut (curati da Bard, attuale tastierista). Ma c'è un salto rispetto a LTEC: il materiale di Phanerothyme mostra più ispirazione, maggiore compattezza ed omogeneità, ed un accenno di movimento in più. La spia di un ritorno ad un'attitudine più garage? Molti fans della prima ora lo sperano, ma di MP non si può mai prevedere la prossima mossa, e questa è sicuramente una delle cose che più affascina. Al Palacisalfa, dove si tiene il loro ritorno nella capitale dopo 4 anni di assenza, Bent e Snah ciondolano in zoccoli stile- ospedale, prima del soundcheck, devastati dal caldo e dalle fatiche di una data in Grecia piuttosto frustrante, nonchè dall'aria condizionata del loro "beatthestreet black bus"; quello che sembrava essere un punkabbestia addormentato, steso nella penombra degli spalti, si rivela essere il gentilissimo Captain Gebhardt. Si presentano alla chiacchierata Bent e Snah, tour dopo tour sempre più affabili e disponibili.
MOTORPSYCHO'S TIME MACHINE
Come è cambiato il vostro modo di registrare nel corso degli anni ? Insomma, le
vostre prime registrazioni erano molto dirette, con un'attitudine garage, quasi
live, fino a Blissard e Trust Us...
Quindi dovete pianificare tutto prima?
Quindi voi avete registrato le canzoni per poi aggiungervi i fiati, gli
arrangiamenti e il resto...
Anche la registrazione della voce cambia... è questione di microfono o altro?
Illuminaci...
Rispetto a LTEC, c'è qualcosa che ricorda di più gli esordi, per esempio il
basso, molto saturo.
(inizia una parte dell'intervista meno tecnica e più scherzosa)
Sì, dì pure tutto quello che ti pare.
E che mi dici del sincronizzare il battito del cuore con quello della
batteria?
Il vostro compatriota Biosphere?
Eppure ha lavorato con Deathprod, vostro produttore e strumentista
aggiunto...
Lavorerai ancora con l'elettronica, gli oscillatori e le altre diavolerie di
Deathprod ? E' ancora possibile?
Come vi ponete nei confronti della scena cosiddetta post-rock?
Stereolab...?
Voi ascoltate così poche band attuali e così tanti gruppi degli anni 60 e 70, per
non parlare delle tante canzoni collegate alla California (per esempio la cover di
California Dreamin', sul secondo album, o Go To California sull'ultimo): ciò è
espressione di un luogo della mente dove vorreste essere?
Quindi sei stato almeno una volta nella vota in California?
Perché non ci vai?
(A Bent) Chi è B.S. (brano di Phanerotyme)?
Anche te, per esempio? Qual è 'il prezzo da pagare per evitare il vuoto, la
polvere'? Cos'è la polvere?
E così, 'quando sei sotto le luci...' c'è della polvere?... un piccolo prezzo da
pagare? Cosa potrebbe essere la polvere?
Che cosa comporta nella tua personalità il fatto di essere un musicista?
Avete un posto tutto vostro per provare?
Cosa vuoi dire ai fans napoletani che vi stanno sempre aspettando
(sorride)? Ti prego, non rispondermi 'chiedi al mio manager...'
(A Snah) Quante canzoni sono pronte per il prossimo album?
Avete un posto per registrare quando siete in tour?
Per la collana Roadwork?
Come avete scelto il nome Motorpsycho?
(A Snah) e' uno dei peggiori film che abbia mai visto...
Che rapporto avete con i dischi realizzati prima di Demon Box?
Perchè entrare nel mercato americano è così difficile per voi?
Come è stata la vostra ultima esibizione in Grecia?
E che mi dici del pubblico scandinavo ? Vi ho visti lì lo scorso anno e sembravate
quasi annoiati dei vostri stessi show...
E sempre a proposito di pubblico, l'Inghilterra è stata dura da conquistare,
vero?
Quindi non vendete così tanto come in Italia...
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