Cominciamo con la psichedelia. Se con questo termine abbiamo sempre inteso,
e tutt'ora intendiamo una contaminazione tra i vari linguaggi della musica
popolare (ma anche jazz, etnica, folk, etc.) alterata dall'uso progressivo
di droghe 'sociali' come l'LSD, allora, fatte le debite proporzioni con la
modernità (attenzione, qui non stiamo parlando di ecstasy o di rapporto tra
tecnologia e percezioni sensoriali nelle varie forme dell'house), anche la
musica dei Motorpsycho può legittimamente essere definita psichedelica. Più
di qualunque altra band revivalistica inglese o americana, infatti, il trio
norvegese ci costringe a ripensare il concetto di psichedelia.
Personalmente, non so da quanto tempo non mi accadeva.
Come un'ameba, il sound dei Motorpsycho ingloba ogni tipo di influenza
musicale passata e presente, dilatandosi e contraendosi a seconda dei
momenti e delle circostanze. Di volta in volta può riportare alla mente la
serenità visionaria dei Pink Floyd, il sapore aspro e metallico dei Nirvana
e die Big Black, la fluida melodia dei Dinosaur JR, e persino la funebre
solennità dei New Order. Ve lo garantisco. Almeno, questo è quanto mi è
capitato di ascoltare al Bloom di Mezzago, in una piovosa serata dello
scorso mese di Settembre.
Sarebbero perfetti, i Motorpsycho, se riuscissero a mondare la propria
musica di qualche prolissità e di quel poco di vecchio che ancora la
ingrigisce. Il punto è che, nelle loro canzoni, passato e presente si
mischiano inestricabilmente.
Isolati come sono dal resto del mondo, nel centro esatto della Norvegia, i
Motorpsycho ahnno ben poche occasioni di farsi influenzare da mode e climi
culturali del rock occidentale. Qualunque nuovo stimolo esterno, quando
filtra, viene come assorbito in una visione musicale totalizzante, non
sostituendo di fatto quello che definiremmo il vecchio, ma semmai
aggiungendosi ad esso. In altri termini non c'è rottura con il passato.
Nulla viene buttato via: i Joy Division come i Pink Floyd, i Deep Purple
come i Dinosaur JR. Tutto contribuisce all'allargamento dell'area rock;
tipico caso di continuità tra tradizione e innovazione propria delle civiltà
molto isolate.
Il secondo aspetto di cui parlare in relazione ai Motorpsycho riguarda il
famigerato grunge. In che senso? Come a Seattle nel 1986, oggi in Norvegia
con gruppi come Motorpsycho e Hedge Hog (grandissimi, vi consiglio di
acquistare il loro ultimo cd Primal Gutter) stiamo assistendo ad
un'importante mutazione, che vede musicisti con un background HM / Punk farsi
stranamente influenzare dal postpunk sperimentale dei Sonic Youth. CHe io mi
ricordi, nel mondo, è accaduto solo in questi due posti. La Norvegia come
Seattle? E'un pò presto per dirlo. Ma una cosa è certa: aveva proprio
ragione McLuhan quando affermava è sempre più simile ad un villaggio
globale. Almeno nel rock.
RUMORE: Quando vi siete formati, che tipo di situazione c'era dove
abitavate; da quale background provenivate?
BENT: "Ho conosciuto per primo Snah, il chitarrista, al liceo. Fu facile fare
amicizia con lui, perchè eravamo gli unici con i capelli lunghi. Iniziammo a suonare in
piccoli gruppi, per lo più di heavy metal, sai, le solite cose da ragazzini. Finita la
scuola, ritornai a Trondheim, la mia città di nascita. Lì formai i Motorpsycho con un
altro chitarrista, che poi abbandonò il gruppo, così chiesi a Snah di venire a Trondheim
e di entrare nei Motorpsycho. Non abbiamo avuto significativi cambiamenti di stile dopo
questo passaggio, perché sia il vecchio chitarrista, sia Snah erano fans dei Sonic
Youth."
RUMORE: Scusate, ma come è possibile che un chitarrista che suoni in gruppi HM
sia allo stesso tempo un fan dei Sonic Youth?
BENT: "A dire il vero siamo stati noi del gruppo che abbiamo fatto conoscere a
Snah. Io lavoravo in questa piccola radio studentesca e martellavo con la
musica indie. Il gruppo preferito in assoluto di Snah sono i Deep Purple."
RUMORE: Come è nato il nome Motorpsycho?
BENT: "Nell'estate del 1988 eravamo tutti e tre in vacanza a Londra e c'era
questa retrospettiva di Russ Meyer con tre film: Faster Pussycat, Mudhoney e
Motorpsycho. Visto che i primi due nomi erano già stati assegnati, non
rimaneva che il terzo e lo scegliemmo. Inoltre decidemmo che saremmo stati
un incrocio tra una street metal band e una garage band, cioé Motorpsycho
doveva essere una sintesi di Faster Pussycat e Mudhoney. Poi le cose sono
andate diversamente, musicalmente voglio dire. Siamo entrati in studio nel
Dicembre del '90 per registrare Lobotomizer. Era praticamente un demo, che
spedimmo alla Voice Of Wonders che aspettò settembre prima di pubblicare il
disco."
RUMORE: Quali sono le principali differenze tra il vecchio materiale e le nuove
canzoni?
BENT: "Crediamo di aver maturato un suono più moderno, meno influenzato dalla
psichedelia. Ti sembrerà strano, ma la principale differenza è costituita da
Gebhardt, il nostro nuovo batterista che ha sostituito Killer. Con lui siamo
diventati un collettivo più strutturato, con maggiore disciplina
compositiva. Abbiamo maggiori possibilità rispetto a prima. Ecco perchè
abbiamo pubblicato il mini album Soothe appena sei mesi dopo Lobotomizer,
per dare a quelli che già ci conoscevano la nuova idea del gruppo."
RUMORE: Mi sembra che Soothe sia notevolmente influenzato dai Dinosaur Jr.
BENT: "Sì, certo. Personalmente sono un grande ammiratore di quel tipo di sound
caldo e pastoso tipico anche del Neil Young elettrico. C'è anche un altro
gruppo olandese molto bravo che suona in questo modo, si chiamano Alabama
Kids e sono amici nostri. In generale le mie influenze principali vanno da
Nick Drake a i King Crimson, da Neil Young a..."
RUMORE: Avete appena pubblicato un singolo con un brano dei Grand Funk Railroad.
BENT: "Per me i Grand Funk erano la versione americana dei Black Sabbath, molto
duri e primitivi. Mi hanno influenzato molto anche i Blue Cheer e gli
Hawkwind."
SNAH: "Per quel che mi riguarda ho sempre ascoltato vecchio e nuovo heavy
metal."
RUMORE: Sul serio ti piacciono gli ultimi Deep Purple?
SNAH: "Scherzavo. E' abbastanza triste vederli andare in studio e venirsene
fuori con roba tipo l'ultimo album. E' ovvio che l'hanno fatto per i soldi."
RUMORE: Qual'è il chitarrista che più ti ha fatto sognare in gioventù?
SNAH: "Sopratutto Ritchie Blackmore. Più tardi mi sono reso conto che in realtà
Blackmore aveva rubato molte cose a Jimi Hendrix."
RUMORE: Un'altra componente della vostra musica sembra essere il folk, vedi il
brano di apertura di Demon Box: Waiting For The One.
BENT: "Abbiamo inciso due diverse versioni di quella canzone, una elettrica
(alla fine dell'LP) e una acustica. Ci siamo accorti che poteva essere una
buona canzone folk."
RUMORE: Scrivi tu i testi del gruppo, Bent?
BENT: "Sì."
RUMORE: Ci sono alcune cose che mi incuriosiscono. Perché ad esempio avete
chiamato il primo album Lobotomizer?
BENT: "E' il titolo di una canzone. Il titolo dell'album è venuto di
conseguenza. E' Stato un mio amico a dire: questo album dovrebbe essere
chiamato Lobotomizer. Il testo della canzone parla di tutto ciò che ti
degrada in quanto essere umano: l'incesto, lo stupro, la lobotomia. Tutte
cose che non dovrebbero esistere in una società civile. Lobotomizer è un
titolo perfetto per un album."
RUMORE: E le altre canzoni?
BENT: "Grinder riguarda uno sport crudele che viene fatto con bambini rapiti o
comprati in India, Pakistan. Una volta appesi ad un palo, si cerca di
colpirli. Qualcuno, cadendo muore. E' una cosa terribile."
RUMORE: Dove hai imparato queste cose?
BENT: "E' stato un mio amico a dirmelo."
RUMORE: Ci sono problemi razziali in Norvegia?
BENT: "Abbiamo anche noi i nostri nazi skin. Ma certo non abbiamo i problemi,
ad esempio, della Germania, poiché la presenza dei neri è molto scarsa."
RUMORE: Torniamo a parlare di Demon Box. Una cosa che mi affscina di voi è che
sui vostri dischi, ultimamente, compaiono parecchie fotografie d'epoca che
ritraggono persone anziane. Tutto ciò mi ricorda, l'opera di un altro
illustre scandinavo, il regista Ingmar Bergman e le sue indagini
nell'inconscio, alla ricerca delle connessioni perdute con il passato. E'
possibile che ci cia un collegamento con voi?
BENT: "Sì, hai ragione. La fotografia della copertina di Demon Box fa parte di
una serie di foto e oggetti che la persona che ha disegnato la copertina di
Lobotomizer ha trovato da qualche parte. Ci siamo letteralmente innamorati
di questa foto misteriosa, così sognante ma allo stesso tempo così reale. Ha
la perfetta atmosfera che ci serviva per rappresentare Demon Box."
RUMORE: Pensavo che quella foto fosse una specie di omaggio ai vostri
genitori.
BENT: "Lo è, in un certo senso. In Demon Box ci sono delle parti di piano
registrate nel 1966 da i miei genitori. Ci piacevano e le abbiamo utilizzate
così com'erano! Mi rendo conto che tutto questo può avere un fondo
bergmaniano. Mi piace conoscere la storia. Voglio sapere da dove vengo, che
cosa mi ha preceduto, quali sono le mie radici."
RUMORE: E quali sono le tue radici, Bent?
BENT: "Contadine. I miei genitori hanno una grande fattoria fuori Trondheim.
Siamo contadini da generazioni. E' un posto stupendo, isolato, sta
esattamente al centro della Norvegia, in mezzo alle foreste. Un giorno mi
stabilirò da quelle parti per sempre. Ci sono cresciuto, ho quel posto nel
sangue. Recentemente è morta mia nonna ed è stata seppelita lì vicino."
RUMORE: Ho l'impressione che in un certo senso siate come ossessionati dal
passato.
BENT: "Forse inconsciamente, non posso dirlo con certezza."
RUMORE: Che cosa è esattamente la 'Scatola dei Demoni'
BENT: "Abbiamo in realtà rubato il concetto da un libro di Ken Kesey (quello
degli Acid Tests degli anni sessanta, ndr). Personalmente non ho letto il
libro, ma mi piaceva parecchio l'espressione. Puoi dargli cinquanta
significati diversi, se vuoi. Sono i nostri demoni ovviamente, è un modo per
liberarci delle nostre attitudini negative. E' un bel titolo per un album,
non è vero?"
RUMORE: Avvertite di essere isolati dal resto della cultura rock? Voglio dire:
influenza tutto questo la vostra musica?
BENT: "Può darsi, Non ci sentiamo comunque limitati dalla nostra particolare
posizione geografica. Anzi. L'isolamento ci aiuta a concentrarci e,
sopratutto, a non subire l'influenza delle mode. Facciamo esattamente quello
che vogliamo fare, senza condizionamenti. I Motorpsycho sono metaforicamente
come una palla (indica nell'aria una specie di pallone immaginario), qui c'è
l'heavy metal, qui il grunge, etc.. Se la gonfi, tutto cresce in
proporzione, tutto diventa più grande, si espande in ogni direzione."
RUMORE: L'ultima domanda riguarda il vostro immediato futuro. So che qualcosa di
grosso sta per succedere.
BENT: "Attualmente non abbiamo un vero e proprio contratto. Vorremmo registrare
il nostro nuovo album con un budget maggiore rispetto a Demon Box.
Cominceremo le registrazioni in primavera. C'è la Sony norvegese che ci ha
proposto un contratto, ma noi preferiremmo... l'Earache, con la quale
dovremmo sentirci al termine di questo tour. Sai, un nostro amico è stato a
Nottinngham questa estate e agli uffici dell'Earache Demon Box era il top
album del momento!"
Claudio Sorge