Review of the Turin-gig / 2000-04-11 taken from the
Italian magazine
RUMORE, May 2000.
Italian. Transcribed and sent in by FedePsycho.
Tre ore di concerto,pochissime esecuzioni sotto i dieci minuti e un compattissimo
agglomerato di Doors, Genesis,Pink Floyd e Quicksilver (nei bis, è puro Happy
Trails)per la truppa psichedelica norvegese.
E il nuovo corso pop? Assente.Tutto ciò non preoccupa lo zoccolo (durissimo) di devoti
italici:le ragazze profumate di patchouli hanno ballato e gli orfani grunge hanno
sventolato le loro camicie di flanella.
A pochi è parsa insopportabile l'onnipresenza della tastiera di Ray Manzarek (era lui
no?) e nessuno ha patito lo sbrodolio chitarristico di John Cipollina(era lui no?) Il
rock nell'accezione settanta(il grande evento,la chincaglieria freak,i cori...) rimane
intoccabile sui nostri palchi e mentre in gita scolastica si imparano gli accordi di
Smoke on the Water, del sopraffino talento pop di Let Them Eat Cake non vi è traccia
alcuna.
I Motorpsycho aprono la sala prove e vanno a testa bassa sui riff, concentrati a
innalzare il loro muro d'accordi. Già, il muro: All in All it's Just Another Brick in
the Wall, no?
Maurizio Blatto