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MOTORPSYCHO |
It`s a Love
Cult |
Stickman
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Delusioni
norvegesi...
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Difficile definirli ancora
una band di culto, ormai il successo è arrivato
e sembra che i Motorpsycho abbiano deciso di
tenerselo ben stretto. Nulla di male, ci
mancherebbe, ma se alcuni dubbi sugli ultimi
sviluppi della formazione norvegese fanno
capolino notando la loro l’incredibile
prolificità, questi diventano ben più manifesti
durante l’ascolto di “It’s A Love Cult”, album
strettamente legato al precedente
“Phanerothyme”, così come quello seguì
fedelmente le linee di “Let Them Eat Cake”.
Le derive psichedeliche alternate alle
sonorità anni ’70 di “Demon Box” e di “Thimoty’s
Monster” rappresentano un periodo lontano e, a
quanto pare, dimenticato. La svolta pop ormai è
definitiva, ma non è questo il problema. La
delusione dipende dall’abbandono della ricerca,
dall’assoluta mancanza di quelle “stravaganze
sonore” che rendevano intrigante ogni uscita del
trio. Oggi non si trova nulla di simile, bisogna
accontentarsi di alcuni gradevoli istanti
folkeggianti, di qualche pregevole schizzo jazz
(“Neverland”) e dell’unico vero episodio
visionario che riesce ad elevarsi sopra la
mediocrità generale: il rock di “Custer’s Last
Stand” racchiude un caos melodico vicino ai
primi lavori del gruppo e, alla fine, non fa
altro che aumentare il rimpianto per quello che
era e, temiamo, non sarà mai più. Il resto sono
ballate acustiche ascoltate mille volte
(“Circles”), singoli destinati ad un ottimo
successo commerciale e nulla più (“Serpentine”)
o fastidiosi brani pop che dovrebbero, si
sottolinea il condizionale, omaggiare i Beatles
(“Composite Head”).
Non accusiamo
l’evoluzione del gruppo, qui si contesta una
“non evoluzione” simile al concetto di stasi.
Dato che i Motorpsycho fanno uscire qualcosa
ogni sei mesi ci auguriamo di poter rivedere
presto il giudizio, ma questa, oggi, ci sembra
una possibilità molto vaga.
(5/12/02)
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Cosa ne pensi di
questo disco? Parlane sul Forum! |
Girlie
stretch 05/12/2002 15.41.49 |
Gli schizzi "jazz" di Neverland
non ho idea di dove stiano, dato che è il pezzo
+ diretto e rock dell`intero album, e così mi
sembra campato in aria dire che `Composite Head`
sia un omaggio ai Beatles: il pezzo più pesante
del disco?!? Si possono avere differenti
opinioni sui gruppi e non sta qui il punto
(anch`io sono decisamente meno "affezionata" ora
ai norvegesi di quanto non sia sempre stata), ma
mi sembra che qui ci siano degli interventi
assolutamente casuali e fuori contesto.
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marco
(kronic) 05/12/2002 16.07.40 |
Che dire, rispetto il tuo
pensiero, ma non sono il solo ad aver notato
questi aspetti.Soprattutto “Composite Head”...a
mio avviso è talmente palese..ma sono opinioni,
ci mancherebbe altro....
ciao
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V 05/12/2002
16.15.47 |
ma prima di dare un giudizio di
non evulozione si potrebbe aspettare il prossimo
lavoro...e poi un po troppo cattivello!
Appena 2 e 1/2.
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francesca 05/12/2002
16.22.37 |
Hanno fatto gli ultmi tre dischi
uguali però.Io avrei messo 1.5
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Sulphur 05/12/2002
19.09.39 |
Ma pensa te...A me invece
piacciono solo gli ultimi tre dischi e Blissard!
Però caro Marco, ti sei per esempio
dimenticato di citare che `Circles` è sì una
ballata, ma che sembra uscita dal secondo
Yes...O che `What if` riprende in maniera
egregia sia (i grandi!) Simon & Garfunkel
sia il Nick Drake di Bryter Layter...O che
Custer Last stand sà di Zeppelin o anche di
tutte quelle band proto-hard-progressive-rock
(nomi?Cressida,Indian Summer,Still
Life,Catapilla ecc...).Sarà che è questo che io
voglio sentire da loro, per cui il fatto di
clonare (lo ammetto,pari pari) quelle entità del
passato,non lo considero di per sè un fatto
negativo,ma il tuo giudizio rimane troppo
penalizzante e negativo nei confronti di un
disco e di un gruppo che non si è affatto
venduto al business e al pop.Il pop lo stanno
solo esplorando!
Saluti.
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