:: -Casa Discografica-::
Stickman Records
:: -Tracklisting-::


01. Überwagner or a Billion Bubbles in My Mind
02. Circles
03. Neverland
04. This Otherness
05. Carousel
06. What If...
07. The Mirror & The Lie
08. Serpentine
09. Custer's Last Stand (One More Daemon)
10. Composite Head

MOTORPSYCHO
It's A Love Cult


Questo autunno 2002 si sta prefigurando all'insegna del rientro delle band della vecchia guardia. Procedendo per ordine cronologico: nuovo album per gli Wire, band seminale dell'underground anglosassone agli albori del punk, Paul Weller già staziona permanentemente ai primi posti delle hit britanniche, ed infine, è ormai imminente l'uscita dei nuovi attesi lavori di Suede e Supergrass.

Della stessa generazione di quest'ultimi si possono considerare i Motorpsycho che nello scorso decennio hanno sfornato una serie di album di ottimo livello, collocandosi fra le band di culto più seguite ed interessanti del rock alternativo. Questo grazie alla loro capacità di rinnovarsi, di rischiare, di rimettersi in discussione ogni volta alla ricerca di nuovi percorsi sonici, e il tutto con un'unica grande passione: la musica.

Con queste preziose e sempre più rare doti, i Motorpsycho, ci hanno sorpreso e appassionato. Con i primi album più duri, più hard e rumorosi, con le divagazioni prog e la splendida testimonianza dell'attività live del gruppo congelata nella serie di volumi "Roadwork", con la svolta stilistica di "Let Theme Eat Cake" che ha dato l'avvio ad un duro lavoro di recupero e rimodulazione in chiave moderna dei suoni degli anni settanta.

Il nuovo album, "It's A Love Cult", è un altro prezioso gioiello, ricco di ottime intuizioni e pericolose divagazioni. Infatti, nonostante "Überwagner or a Billion Bubbles in My Mind" apra l'album ricalcando le orme di "Phanerothyme", il resto dell'album riserva delle importanti novità stilistiche.

"This Otherness", ad esempio, è un mirabile esercizio jazz, "Carousel", zuccherosa ballata che pacifica l'animo, sfoggia un arrangiamento orchestrale dalla raffinatezza degna di un Bacharach. "The Mirror & The Lie" è un altro brano down-tempo, questa volta con arrangiamento minimale, che commuove per la tensione che profonde. "Serpentine" cattura al primo ascolto, con quella melodia un po' sbilenca sembra una canzone dei Pavement suonata dai Motorpsycho, una vera chicca.


( Stefano Garavaglia )
( October 8 2002 )

 

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:: Discografia ::

1991 Lobotomizer
1992 Soothe
1994 Demon Box
1996 Blissard
1997 Angels And Daemon At Play
1998 Trust
1999 Roadwork Vol.1
2000 Let Theme Eat Cake
2001 Phanerothyme
2002 It's A Love Cult

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mi piace 1 kasino :-)
ascoltabile :-\
mah... :-(

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