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  [media stories: 2000: italian]



Motorpsycho:
live in Pisa 9/4/2000


Concert review of the Pisa-show / 2000-04-09
taken from the
Italian e-zine
SIMULACRA, April 2000.
Italian. Found at the simulacra-site.


Vorrei parlarvi dell'ultimo concerto che ho visto Domenica 9, giornata cominciata molto male: dopo un giro di telefonate avevo capito che il concero dei Motorspycho, per problemi dovuti alla poca sicurezza dei mezzi di trasporto personali, non sarebbe andato in porto e con grande delusione e depressione dopo pranzo sono andato da Chiara (girlfriend) e ho portato a spasso la sua cagnolina per una Monterotondo (RM) triste e grigia che poteva offrire solo il mercatino dell'antiquariato e un'isola pedonale semivuota .................... intorno alle 16.00 mentre stavo decidendo l'itinerario del pomerigio con Chiara, ci guardiamo un attimo negli occhi e.......... partiamo .....meta ..... SAN FREDIANO PISA ovviamente per andare a vedere i Motorpsycho, "la mattata era avviata".

Viaggio lungo e faticoso accompagnato da molta pioggia da molte sigarette e molte ceres ma alle 20.30 raggiungiamo la nostra agognata meta. Tutto ciò senza sapere a cosa stavavamo andando in contro. Siete curiosi...........?
Al concerto non posso dare alcun tipo di collocazione musicale. Si è partiti con una debordante UN CHIEN D' ESPACE, durata del pezzo intorno ai 45 minuti; mi sono ritrovato in mezzo ad una muraglia di chitarre vibranti che emanavano segnali di conquista dei timidi cervelli che assistevano all'evento, tutto ciò sotto forma di note liquide, che fluivano nella sala vorticosamente insinuandosi nelle nostre menti e nei nostri cuori lasciandoci esternamente rigidi ma internamente in un'altra dimensione. Capite bene che un inizio così travolgente ha scosso tutti gli inconsapevoli che come me assistevano all'evento.

Il concerto poi è proseguito su binari molto poco lineari ma maledettamente adatti a ciò che avevano creato precedentemente riproponendoci pezzi come SIDEWAY SPIRAL e WALKING ON THE WATER, dando una prova definitiva di affiatemento di genialità collettiva e padronanza degli strumenti. La parte centrale del concerto per me è stata una rivelazione: in sottofondo cominciavo a sentire moug e mellotron ...in pratica mi stavano passando davanti 30 anni di rock. Sono partiti con una cover di Santana mischiata ad un pezzo dell'ultimo album di cui non ricordo il titolo, nella lunga suite i Motorpsycho si sono divertiti a riproporre sonorità passate sfociando nel jazz-rock nella psichedelia nel progressive senza lasciare alcuna strada intentata, anche in questo caso tutto il gruppo girava intorno ad un unica idea portante ... stupire.

Il clima generale era di completa assuefazione all'evento, le teste delle persone si muovevano prima a scatti poi dolcemente accompagnando le vibrazioni provenienti dalle mani degli artisti come se la quantità e la qualità dei suoni prodotti prima schiaffeggiasse e poi accarezzasse le loro guance.
Il concerto volgeva a termine, ormai il capolavoro era compiuto, ma come dire ...... un regalo va anche impacchettato bene e allora sono arrivate per sdraiarci definitivamente HEY JANE , BLISSARD e il mitico bis con ...... VORTEX SURFER ...... senza parole.

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