Review of Roadwork Vol.I taken from the
Italian magazine
RUMORE #87 / April 1999.
In Italian. Transcribed and sent in by Alessandro Riva.
MOTORPSYCHO
Roadwork Vol.I
L'heavy metal è una posa, l'hard rock uno stile di vita. Questa è più o meno la traduzione
del nuovo album dei Motorpsycho. Notate l'ironia della dicitura in tedesco: la Germania è da
sempre il principale mercato dell'heavy metal.
Roadwork è il primo di una serie di dischi che la Stickman intende pubblicare in perfetto
accordo con i Motorpsycho. Non il classico live riempidiscografia, ma una sorta di periodico
report sulle attività del più bravo e famoso tra i gruppi rock norvegesi. Registrato lo
scorso anno in Europa, Roadwork vede il ritorno della band scandinava al classico fromato
del trio. In un certo senso, è un ritorno alle origini di Lobotomizer, a un indurimento
del sound, che ultimamente si era un pò infrollito.
Se per i Motorpsycho si può parlare di hard rock psichedelico, per favore che nessuno si
azzardi a pronunciare la parola stoner. Il gruppo ha semmai un approccio grunge, il che sta
a significare una visione completa dello spettro del rock, o dell'hard rock, se preferite.
Tutto il contrario della monocrmaticità dello stoner. Infatti, elementi punk, psichedelici,
metal, postpunk e new wave fluttuano nell'universo magmatico mutante dei Motorpsycho, senza
offrire obbligati punti di riferimento.
La magnificenza astrale di classici come A K9 Suite parla da sola: un connubio
alchemico mirabile di Pink Floyd, Sonic Youth e Terry Riley; musica
composta per il piacere di inventare, di improvvisare, per lanciarsi oltre le barriere del
possibile.
Nel concetto di moderna psichedelia dei Motorpsycho, la nostalgia ha un peso rilevante. Ma
attenzione, nostalgia non come sinonimo di revival, ma sentimento più antico, ancestrale,
quasi astratto; nostalgia di un passato perduto, velo di tristezza tipicamente nordico.
Immaginate, se potete, la malinconia dei tramonti norvegesi dissolversi nel bianco
lancinante dei deserti californiani e avrete la perfetta visualizzazione della musica dei
Motorpsycho...
Claudio Sorge